SOCIOLOGIA
EMILIE DERKHEIM
LA FORZA DI COESIONE SOCIALE
Émilie Durkheim studia le grandi trasformazioni che interessano la società europea e in particolare quella francese, in cui egli vive. Egli vuole soprattutto comprendere le forze che tengono coesa una società. A tali forze il gli dà il nome di solidarietà: una collettività è tanto più solidale quanto più si comporta in maniera coesa.

LA SOCIETà PREINDUSTRIALE
Osservando le trasformazioni avvenute nella società europea con l’industrializzazione, egli nota che le forze di coesione sociale sono almeno di due tipi nella società preindustriale le persone vivevano in gruppi relativamente piccoli e indipendenti gli uni dagli altri. In un contesto simile, il legame interpersonale che s’instaura tra i membri di una collettività era un legame per somiglianza, dovuto al fatto che gli individui non differivano significativamente gli uni dagli altri, ma svolgevano attività analoghe, provando sentimenti affini, avevano scale di valori uguali, seguivano gli stessi modelli di comportamento, partecipavano ai medesimi riti religiosi. Durkheim chiama questo tipo di legame solidarietà meccanica.

MAX WEBER
LA RAZIONALIZZAZIONE
Max Weber si trova a riflettere come Durkheim sull’evento storico della società industriale, e ne mette in luce alcune caratteristiche molto importanti. A differenza del francese la sua attenzione è però attirata dall’industrializzazione come da un processo più vasto di cui la nascita del capitalismo, prima, e dell’economia industriale, poi, non sono che le manifestazioni più evidenti. Egli lo chiama processo di razionalizzazione. Per Weber la razionalizzazione della società e quindi quel processo cui la fede nell’esistenza di cause in linea di principio comprensibili per tutti fenomeni naturali soppianta gradualmente la credenza che certi fenomeni abbiano cause in conoscibili, rappresentato di solito sotto forma di arbitrio di esseri soprannaturali.

LA SECOLARIZZAZIONE
Un fenomeno parallelo alla razionalizzazione è la secolarizzazione della società, cioè la perdita di valore delle credenze religiose e superstiziose tradizionali a vantaggio di comportamenti più 'laici' e razionali.
Weber mette in evidenza come la secolarizzazione sia, da questo punto di vista, una caratteristica intrinseca del mondo occidentale industrializzato, e non da una degenerazione.
Nel medioevo tutto il sapere veniva ricondotta alla teologia e tutto era regolato dalla religione.
Progressivamente la religione perde la sua centralità nelle vicende della vita quotidiana, sostituita da una cultura più laica e materiale.

L'ETICA PROTESTANTE E LO SPIRITO DEL CAPITALISMO
Il migliore esempio del mondo in cui la razionalizzazione opera nell'ambito religioso, secondo Weber, è il protestantesimo, e più precisamente del calvinismo. Uno dei cardini teorici della teologia calvinista è la dottrina della predestinazione. Il nostro destino è segnato dall'eternità, perchè Dio stesso, che è onnipotente e non può dunque dipendere nelle sue scelte dalle nostre azioni, ha già da sempre disposto la nostra personale dannazione o la nostra salvezza.
L'AGIRE SOCIALE
Il processo di razionalizzazione comporta una conseguenza importante sul piano dell'agire sociale. Nelle società premoderne l'agire degli individui degli individui veniva orientato e diretto da due forze, l'affettività spontanea e la fedeltà a una tradizione, nella società moderna prende il sopravvento: la ragione, intesa come 'consapevolezza progettuale'.
LA FORZA DI COESIONE SOCIALE
Émilie Durkheim studia le grandi trasformazioni che interessano la società europea e in particolare quella francese, in cui egli vive. Egli vuole soprattutto comprendere le forze che tengono coesa una società. A tali forze il gli dà il nome di solidarietà: una collettività è tanto più solidale quanto più si comporta in maniera coesa.

LA SOCIETà PREINDUSTRIALE
Osservando le trasformazioni avvenute nella società europea con l’industrializzazione, egli nota che le forze di coesione sociale sono almeno di due tipi nella società preindustriale le persone vivevano in gruppi relativamente piccoli e indipendenti gli uni dagli altri. In un contesto simile, il legame interpersonale che s’instaura tra i membri di una collettività era un legame per somiglianza, dovuto al fatto che gli individui non differivano significativamente gli uni dagli altri, ma svolgevano attività analoghe, provando sentimenti affini, avevano scale di valori uguali, seguivano gli stessi modelli di comportamento, partecipavano ai medesimi riti religiosi. Durkheim chiama questo tipo di legame solidarietà meccanica.

MAX WEBER
LA RAZIONALIZZAZIONE
Max Weber si trova a riflettere come Durkheim sull’evento storico della società industriale, e ne mette in luce alcune caratteristiche molto importanti. A differenza del francese la sua attenzione è però attirata dall’industrializzazione come da un processo più vasto di cui la nascita del capitalismo, prima, e dell’economia industriale, poi, non sono che le manifestazioni più evidenti. Egli lo chiama processo di razionalizzazione. Per Weber la razionalizzazione della società e quindi quel processo cui la fede nell’esistenza di cause in linea di principio comprensibili per tutti fenomeni naturali soppianta gradualmente la credenza che certi fenomeni abbiano cause in conoscibili, rappresentato di solito sotto forma di arbitrio di esseri soprannaturali.

LA SECOLARIZZAZIONE
Un fenomeno parallelo alla razionalizzazione è la secolarizzazione della società, cioè la perdita di valore delle credenze religiose e superstiziose tradizionali a vantaggio di comportamenti più 'laici' e razionali.
Weber mette in evidenza come la secolarizzazione sia, da questo punto di vista, una caratteristica intrinseca del mondo occidentale industrializzato, e non da una degenerazione.
Nel medioevo tutto il sapere veniva ricondotta alla teologia e tutto era regolato dalla religione.
Progressivamente la religione perde la sua centralità nelle vicende della vita quotidiana, sostituita da una cultura più laica e materiale.

L'ETICA PROTESTANTE E LO SPIRITO DEL CAPITALISMO
Il migliore esempio del mondo in cui la razionalizzazione opera nell'ambito religioso, secondo Weber, è il protestantesimo, e più precisamente del calvinismo. Uno dei cardini teorici della teologia calvinista è la dottrina della predestinazione. Il nostro destino è segnato dall'eternità, perchè Dio stesso, che è onnipotente e non può dunque dipendere nelle sue scelte dalle nostre azioni, ha già da sempre disposto la nostra personale dannazione o la nostra salvezza.
L'AGIRE SOCIALE
Il processo di razionalizzazione comporta una conseguenza importante sul piano dell'agire sociale. Nelle società premoderne l'agire degli individui degli individui veniva orientato e diretto da due forze, l'affettività spontanea e la fedeltà a una tradizione, nella società moderna prende il sopravvento: la ragione, intesa come 'consapevolezza progettuale'.
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