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APPROFONDIMENTO SULLA LETTURA 'LO STATO NASCENTE'

LO STATO NASCENTE, di Francesco Alberoni Francesco Alberoni è un sociologo, scrittore ed editorialista italiano. Si è formato in ambito scientifico studiando medicina, psicoanalisi e statistica. In seguito ha scelto come cvampo privilegiato la sociologia delle trasformazioni individuali e collettive. Movimento e istituzione, pubbliato nel 1977, è il testo cardine della sua sociologia. In questo saggio Alberoni espone per la prima volta il tema da cui prenderanno le mosse anche le sue riflessioni sucessive, ovvero il concetto di stato nascente. Lo stato nascente è la condizione iniziale da cui scaturisce un movimento sociale, quel momento in qui le barriere istitiuzionali vengono superate grazie all'emergere di una nuova coscienza collettiva. In quanto tale, lo stato nascentye non coincide con qualunque fenomeno collettivo ma implica sempre dalle interazioni caratterizzate da un forte impulso al cambiamento. Lo stato nascente apre dunque la possibilità di nuove formazioni social

APPROFONDIMENTO SULLA LETTURA 'I GRUPPI E LE ISTITUZIONI'

I GRUPPI E LE ISTITUZIONI, di Charles H. Cooley Charles Horton Clooney è stato un sociologo statunitense. Tra le sue opere si devono ricordare: L'organizzazzione sociale, il processo sociale, Teoria sociologica e ricverca sociale. Ne l'organizzazzione sociale, Clooney introduce il concetto di gruppo primario. Egli intende riferirsi in questo modo a una piccola associazione di persone legate da vincoli affettivi, come per esempio la famiglia. In segiuto, la distinzione tra gruppi primari e gruppi secondari è diventata di uso comune in sociologia, con un significato più ampio di quello originariamente inteso da Clooney. Come emerge dal brano che segue, al gruppo Clooney contrappone l'istituzione, che non è un'associazione tra individui, ma un aspetto 'definito'.

SOCIOLOGIA, APPROFONDIMENTO LETTURA 'IL NUOVO ARRIVATO'

IL NUOVO ARRIVATO, di Erving Goffman Erving Goffman è stato un sociologo canadese. Ha lavorato come docente prima presso l'università californiana di Berkley e in seguito presso l'università B. Franklin della Pennsylvania. In questo saggio Goffman riprende il concetto classico di ruolo, interpretandolo come quell'insime di attività che un attore sociale deve svolgere in base al suo status, ossia alla posizione che occupa nella socità. Tuttavia il sociologo americano vi aggiunge una prospettiva innovativa, scadagliando altri livelli, come, per esempio, l'attaccamento al ruolo e all'immagine di sè. Tali dinamiche rivelano che ogni singolo attore può aderire alle richieste normative degli adempimenti di ruolo in maniera più o meno forte, conformistica, creativa.. e che esiste una certa autonia dell'individuo nei cobnfronti della realtà istituzionale

PEDAGOGIA: TRA LUTERO E CALVINO

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Martin Lutero si formò nell’ordine agostiniano, dal quale si separò quando il suo disaccordo con la dottrina cattolica tradizionale divenne insanabile, con la celebre polemica intorno alle opere e alle indulgenze. In effetti, la sua concezione del mondo e della vita riprendeva numerosi aspetti del pensiero di Sant’Agostino, in una rielaborazione che accentuava soprattutto l’assolutezza del volere divino e una visione pessimistica dell’essere umano. Queste interpretazioni contraddistinsero anche la riflessione sull’educazione, per cui Lutero si può cogliere l’aspetto ambivalente della riforma in campo pedagogico e scolastico. La riforma indusse una vasta opera di diffusione dell’alfabetizzazione, in tutta Europa penetrò attraverso il pensiero antropologico e morale dei riformatori, un approccio negativo all’uomo, concepito come peccatore incapace di un’autonoma elevazione.

PEDAGOGIA: JUAN LUIS VIVES

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Il maggiore rappresentante dell’umanesimo pedagogico in Europa fu Juan Luis Vives. Egli fu sostenitore di un’educazione popolare che non aveva precedenti al suo tempo. Lo stesso spirito innovatore, certamente più decisivo di quello erasmiano, è manifesto nell’attenzione riservata all’educazione delle donne, che Vives considera possibile e socialmente auspicabile, anche se resta ancorato alle concezioni che erano ben lontane dal riconoscere ai due sessi capacità e responsabilità, se non pari, almeno analoghe.

PEDAGOGIA: ERASMO DA ROTTERDAM

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Erasmo da Rotterdam, dedicó vari scritti di rilievo al problema dell’educazione, e del suo rinnovamento. Il centro speculativo del pensiero erasmiano è il suo saggio dal titolo apparentemente paradossale, elogio della follia, uno dei libri più letti di tutti tempi, attraverso un abile finzione letteraria il suo ideale morale culturale è improntato a una sobrietà e semplicità spirituale che voleva essere, nelle sue intenzioni, la base di un rinnovamento della stessa fede religiosa. E lì si mantenne fedele alla Chiesa cattolica, entrando in contrasto con Lutero e partecipando al dibattito sul libero arbitrio. Erasmo pose il suo ideale attraverso motivi tratti dalla letteratura ed al pensiero antico, in particolare integrando cristianesimo e istanze del pensiero classico. In campo educativo fu sostenitore dell’ideale umanistico, a cui diede un’espressione compiuta sostenendo lo studio dei classici come base della cultura, la mitezza del rapporto tra maestro e allievi, l’importanza di fatt

PEDAGOGIA: BALDASSARE CASTIGLIONE

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Un esponente della seconda generazione di umanisti fu Baldassarre Castiglione, autore di un celebre trattato sulla vita di corte che è insieme un prontuario delle regole, dei componenti e della mentalità diffusa negli ambienti più importanti e raffinati della società del tempo, e anche una preziosa testimonianza per lo studio della storia dei costumi. Il Castiglione descrive tutte le virtù del corpo e dello spirito utili alla vita di corte, indispensabili per il cortigiano. Castiglione aveva perso il suo contatto con la vita politica e gradualmente rimase soltanto l’ideale delle ‘buone maniere’, compendiato in un altro celebre trattato nell’insieme delle prescrizioni del galateo.