PEDAGOGIA
L'AFFERMAZIONE DELL'UMANESIMO
ALCUNE QUESTIONI PRELIMINARI
L’affermazione dell’umanesimo in Italia, a partire dalla metà del XIV secolo pone numerose questioni di carattere storico. Il medioevo appare ancora, come un periodo lungo e oscuro della civiltà europea. Questa tendenza a svalutare il medioevo cominciò a farsi strada con l’opera di alcuni intellettuali che immaginarono il vasto movimento poi definito con il termine umanesimo. Gli umanisti infatti, avevano l’esigenza di un pensiero nuovo e di una nuova concezione del mondo e della vita.

QUANDO INIZIA L'UMANESIMO?
Definire una data di inizio del periodo non è facile, così come è difficile anche stabilire gli iniziatori dell’umanesimo. Sul piano letterario e tuttavia a Francesco Petrarca che la maggior parte degli studiosi attribuiscono il ruolo di iniziatore della nuova corrente umanistica. Uno dei più grandi interpreti del medioevo, lo storico e filosofo Francesco Étiene Gilson, A messo in evidenzia come l’atteggiamento umanistico dello stesso Petrarca si possa collocare in una sorta di continuità con il medioevo stesso. La lettura delle opere di Petrarca mostra come la novità dell’umanesimo si apra sulla riscoperta dell’antico e del classico contro la cultura del suo stesso tempo.
LA RISCOPERTA DELLA LINGUA GREGA
Un elemento decisivo per l’affermarsi dell’atteggiamento e dell’ideale umanistico fu la riscoperta della lingua greca. Platone e Aristotele, erano conosciuti per via indiretta, attraverso i traduttori latini e quelli arabi. In effetti, il pensiero arabo medievale, fu un tramite di assoluto rilievo per la genesi della cultura scolastica. I primi umanisti appresero infatti direttamente la lingua greca da dotti bizantini.

IL SUPERAMENTO DEL SISTEMA SCOLASTICO MEDIEVALE
L’umanesimo sottolineò la necessità di insegnamento delle discipline letterarie su basi profondamente rinnovate. Di qui partì l’insegnamento letterario modernamente inteso, tanto che anche oggi si definiscono umanistiche proprio le discipline di carattere letterario e filosofico. La medievale gerarchia dei saperi, con a capo la teologia e la filosofia cambio a favore di una concezione disposta a riconoscere il carattere autonomo dei singoli saperi. L’affermarsi delle scienze empiriche determinò lo sviluppo del quadrivio e il riconoscimento di un’istruzione tecnica dotata di sedi ed i tempi specifici.

LA 'MODERNITà' DI FRANCESCO PETRARCA
La fortuna di Francesco Petrarca è legata soprattutto alle liriche, ancora oggi ben presente nella cultura e nell’insegnamento scolastico italiano, altri elementi della sua opera che contribuiscono a renderlo una figura essenziale dell’umanesimo. La sua produzione è costituita nella massima parte dei testi scritti in latino, questo è segno del rilievo che lo stesso Petrarca attribuiva al latino e alla propria produzione in questa lingua. Egli stesso ricorda i suoi anni di scuola come un periodo poco stimolante per via della staticità delle forme dell’insegnamento tradizionale, che non gli avrebbero permesso di trarre alcun giovamento dagli studi grammaticali e letterari e di sviluppare il suo talento.

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