PSICOLOGIA

LO SVILUPPO EMOTIVO
CHE COSA SONO LE EMOZIONI
Le emozioni possono essere definite come stati complessi dell’organismo caratterizzati da fattori psicologici e fisiologici: ad esempio la paura. Tali cambiamenti, sollecitati da stimoli provenienti dall’ambiente esterno, rendono l’organismo pronto a una risposta adattiva, cioè idonea a favorire l’adattamento a una certa situazione.
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IL RUOLO DELLE EMOZIONI
Le emozioni influenzano l’attenzione, la motivazione e gli interessi personali, ci indicano gli scopi verso cui muoverci, ci aiutano a definire piani per il conseguimento di tali scopi. Anche nei processi di valutazione entrano in gioco le emozioni: tenderò a considerare un oggetto o un evento bello o brutto a seconda del fatto che mi piaccia o non mi piaccia, che si colleghi a esperienze emotive positive o negative.


EMOZIONE E RELAZIONI
Fin dalla nascita il bambino è predisposto alla relazione con altri esseri umani, alla comunicazione di emozioni come la rabbia, la gioia, la tristezza, la paura e il disagio. Pensiamo ad esempio al sorriso, che inizialmente è dato da elementi endogeni (hanno origine interna) legati a circuiti neurofisiologici di eccitazione o rilassamento,
ma successivamente compaiono di fronte a uno stimolo esterno come il volto umano. Lo scambio con la madre è di importanza basilare: la madre deve fare da specchio per le emozioni che il bambino prova perché il piccolo possa imparare a riconoscerle come proprie.
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LA DEFINIZIONE DEL SE
La definizione del sé avviene in un periodo variabile che va dai nove mesi ai due anni. Essa è la totalità delle componenti psichiche individuali, che permettono al bambino di differenziare ciò che appartiene a se stessi da ciò che appartiene alla realtà. Ad esempio riconoscersi allo specchio.Risultati immagini per LA DEFINIZIONE DEL SE PSICOLOGIA  
L'APPROCCIO FUNZIONALE
Una diversa ipotesi sullo sviluppo dell’emotività nel bambino è quella dell’approccio funzionale. Tale approccio sottolinea il ruolo fondamentale delle emozioni nel rapporto tra l’individuo e l’ambiente. La funzione delle emozioni sarebbe quella di manifestare e soddisfare i bisogni fondamentali, favorendo il processo di adattamento e regolando sia gli elementi psicologici interni che i comportamenti sociali.



IL CONTESTO DELLO SVILUPPO DI BRONFENBRENNER
Uno degli esponenti principali dell’approccio ecologico è Urie Bronfenbrenner che considera l’ambiente sociale dell’individuo come il contesto dello sviluppo. Il bambino viene influenzato non solo dalla famiglia o dal gruppo di coetanei, ma anche dall’interazione reciproca di questi stessi contesti. Gli individui appartenenti a un microsistema sono condizionati anche da coloro che non ne fanno parte, costituendo ciò che viene chiamato l’ecosistema.

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IL MODELLO DI COMPETENZA SOCIALE DI DODGE
Lo psicologo americano Kenneth Dodge, cui si deve l’approccio chiamato human information processing (HIP), sostiene che l’interazione sociale tra pari è un compito che presenta molti problemi e che la capacità di risolverli sarebbe proprio alla base della competenza sociale del bambino. Dodge propone un modello di competenza sociale secondo il quale, i bambini ricevono una serie di stimoli, che si elaborano internamente e traducono all’esterno in un comportamento, cui fa seguito l’elaborazione che ne fanno i coetanei.
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